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Intervista completa Mario Antinolfi
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Recensione_LA FORTUNA CON LA EFFE MAIUSCOLA (mafera)
Recensione_Mario Antinolfi e la fortuna che tutti vorremmo
– Mario Antinolfi presenta La Fortuna di Eduardo al Teatro 7 da romanotizie.it
– Mario Antinolfi e la fortuna che tutti vorremmo da periodicoitalianomagazine.it
Intervista a Mario Antinolfi e Filippo Valastro
[audio:http://www.attoriecompany.it/wp-content/uploads/2015/04/Antinolfi-051211.mp3|loop=yes|titles=La fortuna con la “F” maiuscola – Attori e Company]Attori e Company a Radio Roma Capitale
[audio:http://www.attoriecompany.it/wp-content/uploads/2015/04/RADIO-ROMA-CAPITALE-3011-SUB-B.mp3|loop=yes|titles=La fortuna con la “F” maiuscola – Attori e Company a Radio Roma Capitale]
Quando si sceglie un’opera da portare in scena è sempre un’ impresa ardua far coincidere le proprie idee con quello del pubblico. Il panorama artistico è vario e offre svariate sfaccettature, situazioni, emozioni e la difficoltà consiste anche nel rappresentarle con gli stessi intenti dell’autore, senza snaturalizzarle. Su di una cosa però si è sempre concordi: divertirsi e far divertire. Il pubblico vuole ridere, passare due ore all’insegna del buonumore, dimenticando e lasciandosi alle spalle, anche se per poco, ogni tipo di preoccupazione. Ecco allora che mi è venuta in mente questa commedia, che rientra tra i classici del teatro napoletano. Si tratta di un’opera esilarante, che si rifà alla commedia dell’arte ed alla farsa, con il semplice intento, appunto, di divertire ed emozionare. E’ un’opera scritta, nel 1942, dal grande Eduardo De Filippo, in collaborazione con uno dei grandi autori e commediografi contemporanei, Armando Curcio, noto, tra l’altro, in quanto fondatore dell’omonima casa editrice.
Nella commedia, la comicità nasce dall’ambiente e dalla situazione scenica dei personaggi. È una comicità che riesce ad emergere anche tra il dolore e le lacrime, dipingendo situazioni grottesche, a volte apparentemente non molto realistiche. Gli autori, all’intento di divertire il pubblico, abbinano anche una morale, un contenuto che porta lo spettatore a riflettere su qualche aspetto della vita dell’uomo, evidenziandone le condizioni di bisogno morale, materiale o di giustizia.
Questa commedia parla di una famiglia napoletana e della povertà, della fatica di tirare avanti…. che strano! Sembrano tematiche odierne e comuni a tutte le famiglie italiane, sebbene sia stata scritta quasi 70 anni fa.
Il nostro protagonista, Giovanni, vive insieme alla sua sconfortata moglie, Cristina, una donna provata dalla vita amara e ormai rassegnata ed Erricuccio (fratello di lei), con il quale c’è completo disaccordo. Erricuccio è un uomo mentalmente disabile, tanto da credere di essere il loro figlio. Il nostro protagonista, insieme alla sua famiglia, è talmente povero che vive sempre col desiderio di fare soldi; come se la fortuna di avere soldi potesse risolvere ogni problema. Finisce così per mettersi nei guai: e, pur di racimolare qualche soldo, firma carte false, letteralmente parlando.
Arriva il colpo di fortuna ed alla fine arriveranno anche i soldi, ma la vera fortuna sarà la conquista dell’affetto della propria famiglia, degli amici e di tutti coloro che fanno parte della sua vita. Ritrova l’affetto anche del povero cognato, con cui fino a quel momento non vi era stato che astio e disaccordo. Questa, in realtà, è la vera fortuna… la fortuna con la effe maiuscola.
Mario Antinolfi
Dopo il grande successo ottenuto al ‘Teatro 7’ di Roma per la commedia in tre atti ‘La fortuna con la EFFE maiuscola’ di Eduardo De Filippo e Armando Curcio, la compagnia ‘Attori&company’ diretta dall’attore e regista napoletano Mario Antinolfi apre il 2012 con ulteriori repliche nella sala ‘Nino Manfredi’ di Ostia – dall’10 al 15 gennaio – e presso il nuovo teatro capitolino ‘San Paolo’ dal 17 al 22 gennaio 2012. La rappresentazione, che ad oggi ha registrato il tutto esaurito in ogni serata prevista nella stagione, ha goduto di un gradito riscontro di pubblico e critica per l’accorto adattamento dell’opera, ricchissima di richiami e riferimenti alla più profonda cultura popolare partenopea. Rispettando i canoni dell’umorismo tragicomico di De Filippo, Mario Antinolfi ha infatti saputo trasporre in questa commedia il senso più valoriale del suo messaggio di fondo, ovvero l’importanza della famiglia in quanto ‘pietra angolare’ della nostra società, una ricchezza ben più preziosa di tutti i colpi di fortuna che, nella vita, ci possono capitare. Si tratta di un’opera esilarante, un vero e proprio ‘classico’ del teatro napoletano, che si rifà alla commedia dell’arte e alla farsa con il semplice intento di divertire ed emozionare il pubblico. E’ un testo scritto nel 1942 dal grande Eduardo De Filippo, in collaborazione con uno dei principali autori e commediografi contemporanei, Armando Curcio, noto in quanto fondatore dell’omonima casa editrice. È una comicità che riesce a emergere dal dolore e dalle lacrime, dipingendo situazioni grottesche, alle volte apparentemente poco realistiche. Gli autori abbinano anche una morale, un contenuto che porta lo spettatore a riflettere su alcuni aspetti antropologici della vita dell’uomo, evidenziandone le condizioni di bisogno morale, materiale e di giustizia. Il tema è quello della povertà e della fatica di tirare avanti ogni giorno: problemi, purtroppo, ancora attuali per tante famiglie italiane, sebbene Eduardo abbia scritto questa commedia quasi 70 anni fa. Il protagonista, Giovanni, vive insieme alla sua sconfortata moglie Cristina – una donna provata dalla vita e ormai rassegnata – e il cognato Erricuccio, con il quale c’è un completo disaccordo. Erricuccio è un uomo rimasto bambino, tanto da credere di essere il loro figlio. Il protagonista, insieme alla sua famiglia, è talmente povero che vive sempre col desiderio di fare soldi con qualsiasi espediente, come se la fortuna di fare danaro potesse risolvere ogni problema. Finisce così per mettersi nei guai e, pur di racimolare qualche soldo, firma ‘carte false’. Tuttavia, nel finale arrivano la tanto attesa ‘buona sorte’ e i bramati soldi, anche se la vera ‘fortuna’ – quella con la ‘F’ maiuscola – sarà la riconquista dell’affetto della famiglia, degli amici e di tutti coloro che fanno parte della sua vita. Mario Antinolfi, da autentico ‘maestro’ del teatro partenopeo, è insomma riuscito a riadattare quest’opera dandole quei contorni di universalità che la rendono accessibile a un pubblico anche non napoletano. La commedia, infatti, è recitata in dialetto, ma il regista è riuscito a ‘smussare’ quei caratteri di peculiarità linguistica, al fine di riportarla su un terreno culturale di carattere ‘nazionale’. Ciò, tuttavia, senza perdere il senso e il ‘sapore’ delle tradizioni popolari più profonde della città del Vesuvio. Napoli è infatti una città con un passato da capitale europea, che inevitabilmente propone una nazionalità propria, un’identità precisa, fortemente caratterizzata. La delicatezza dell’operazione e l’amore stesso che il regista Antinolfi è riuscito a trasmettere nella rappresentazione appare come un elemento di riflessione e di merito assai interessante, in un momento storico in cui risulta prezioso riflettere sulle molteplici ‘italianità’, sulle nostre stesse tradizioni, non per farne una sintesi di ‘appiattimento’, bensì per trovare la giusta ‘media ponderata’. Arricchiscono la storia, le musiche originali di Roberto Antinolfi e l’accurata scenografia di Clara Surro.
Roma, 28 dicembre 2011
La Comp. “Attori e Company” diretta da Mario Antinolfi presenta:
Tre atti di Eduardo De Filippo e Armando Curcio
Adattamento e Regia di Mario Antinolfi
in scena al Teatro Manfredi di Ostia e al Teatro San Paolo
Direzione
Mario Antinolfi
Scenografia
Clara Surro
Musiche
Roberto Antinolfi
Costumi
Lucia Mirabile
Luci
Jacopo Jarach
Collaborazione Artistica
Mario Antinolfi, Lucia Pigliasco, Filippo Valastro, Beppe Farina, Stefano Lopez, Rossella Visconti, Lianna Lipani, Davide Bellofiore, Luca Cardillo, Stefano Paolini
Autore
Eduardo De Filippo – Armando Curcio
Ufficio Stampa
Francesca Buffo e Marcello Tamasco (Uff. Stampa Compact Edizioni),Stefano Paolini – collab. Beatrice Di Cataldo
Assistente alla regia
Claudia Dezio
Foto di Scena
Emanuela Lemme – Fabio De Stefano
Scenotecnico:
Guido Ghelardini
Macchinista:
Raffaele Coppola
Sito
www.attoriecompany.it
Web Master
Rosario Autiero,Collab:Alessandro Spina,Daniele Patrioli
Compagnia
Attori e Company
Giovanni Mario Antinolfi
Cristina Lucia Pigliasco
Erricuccio Filippo Valastro
Notaio Beppe Farina
Avvocato Stefano Lopez
Consuelo Lianna Lipani
Vincenzo Davide Bellofiore
Concetta Rossella Visconti
Assunta Francesca Muoio
Sandrino Luca Cardillo
Pietruccio Stefano Paolini