Sabato, Domenica e Lunedì – Trama

Sabato, Domenica e Lunedì – Trama

Sembra un fine settimana come gli altri in casa Priore: il sabato passa con Rosa affaccendata nella preparazione del suo famoso ragù, ma nelle sue movenze s’indovina un certo nervosismo accentuato da quello del marito Peppino che la rimprovera per ogni minima cosa e che se la prende con chiunque gli capita a tiro: con il figlio che si confida con il nonno invece che seguire i suoi consigli, con la figlia Giulianella che si litiga con il fidanzato, con la zia Memè che tormenta il figlio con inutili cure mediche…Insomma il clima familiare si sta surriscaldando al punto che è inevitabile l’esplosione che avverrà il giorno dopo soprattutto nei confronti di un estraneo alla famiglia il vicino di casa il ragioniere Luigi Iannello, che con la moglie è stato invitato per il pranzo domenicale. Il ragioniere, senza secondi fini ma proprio per il suo naturale carattere espansivo e amichevole, frequenta casa Priore con una certa invadenza ma mostrandosi sempre amico di Peppino e particolarmente affabile verso la padrona di casa. Ed è proprio il ragioniere la causa dell’improvvisa e imprevista scena che mette in opera Peppino sconvolgendo e mandando all’aria il pranzo della domenica. La moglie sconvolta dalla scenata di gelosia, che è rivolta soprattutto a lei e che è il risultato delle incomprensioni che si sono accumulate e che hanno minato il rapporto della coppia, viene colta da un leggero malore. Assistita dalle cure premurose dei familiari passa la giornata domenicale mentre Peppino sconsolato e amareggiato, pentito da quanto ha fatto e detto, addolorato per aver causato il malessere della moglie, si sente incompreso da tutti. Arriva finalmente il lunedì: la famiglia Priore con animo più tranquillo riflette su quanto è accaduto il giorno prima e capisce che in fondo il motivo che ha fatto nascere il litigio della coppia è l’amore che ancora li unisce. Marito e moglie alla fine si dicono quello che finora hanno tenuto nascosto nei loro animi e dal chiarimento rinasce il ricordo del loro amore che ancora li terrà uniti.

Sabato, Domenica e Lunedì – Rassegna stampa

Sabato, Domenica e Lunedì – Rassegna stampa

Sabato, Domenica e Lunedì – Note di regia

Sabato, Domenica e Lunedì – Note di regia

Ho scelto questa commedia , “Sabato, Domenica e Lunedì” perché è considerata uno dei capolavori meno rappresentati e poco conosciuta di Eduardo, salvo la versione televisiva replicata in diverse occasioni con la grande Sofia Loren e Luca De Filippo. E’ sicuramente un’opera pregna di emozioni che cattura l’attenzione del pubblico coinvolgendoli, alternando momenti di allegria a momenti drammatici.

Tre giorni a casa Priore, ovvero accese discussioni, incomprensioni e litigi che danno vita a un quadretto familiare piccolo borghese in cui si confrontano almeno tre generazioni. Andata in scena per la prima volta nel 1959, la commedia costituisce, “una preziosa riflessione sulla famiglia, una grande famiglia napoletana che Eduardo colloca agli albori del boom economico, ovvero in un momento cruciale per l’Italia, in cui si imponeva un nuovo e improvviso modello di sviluppo, con l’affacciarsi di nuovi desideri e nuove mode, capaci di creare euforia, ma anche un senso di confusione”. È la confusione che nasce all’interno della coppia formata da Rosa e Peppino, tra questi e il figlio Rocco, spalleggiato da nonno Antonio, tra Giulianella, sorella di Rocco, e il fidanzato Federico, tra Peppino e il vicino di casa Luigi Ianniello troppo galante con Rosa. Eduardo, che amava molto questo testo, non mancava di sottolinearne il senso più profondo: “In Sabato, domenica e lunedì – diceva – c’è un fermento contestatario, un’anticipazione dell’avvento del divorzio in Italia, una apparente fusione di finti rapporti cordiali. Alla fine della commedia non c’è chi non comprenda che soltanto l’amore può tenere insieme due esseri; non certo il matrimonio, e nemmeno i figli”.


Sabato, Domenica e Lunedì – Analisi della commedia

Sabato, Domenica e Lunedì – Analisi della commedia

La famiglia è la vera protagonista della commedia o forse bisognerebbe dire della tragicommedia poiché tutto nasce da una ridicola incomprensione tra coniugi che però maschera la crisi del loro matrimonio. in questa sua commedia l’autore considera quella che ancora negli anni sessanta poteva essere vista come una grande famiglia napoletana dove tre generazioni , nonni, figli, nipoti e in più fidanzati, zie e zii, domestici affezionati e vicini di casa quasi di famiglia – più di dieci persone, a contare bene – vivono cordialmente assieme, apparentemente senza contrasti nel grande appartamento di Peppino Priore, benestante commerciante di tessuti che fra poco godrà anche lui del boom economico degli anni ’60 in Italia. Una famiglia ancora all’antica quindi, dove però non mancano i segni della crisi, manifesta soprattutto nella coppia protagonista della commedia.
Eduardo, nonostante che l’opera sia inclusa nella “Cantata dei giorni dispari”, dove prevale una visione amara dell’esistenza, qui appare invece ancora ottimista riguardo alla sopravvivenza della famiglia. O forse la famiglia Priore non si sgretola proprio perché è ancora una grande famiglia napoletana dove non manca la solidarietà e l’affetto parentale. Come dice lo stesso autore in questa famiglia Priore, come in altre simili, per risolvere le crisi famigliari spesso basta parlarsi, chiarirsi per far rinascere il collante dell’amore.
Permane però la sfiducia di Eduardo nei confronti del matrimonio, di cui lui stesso ha fatto tristi esperienze, e dei figli ormai lontani, nel loro naturale egoismo, dai problemi dei loro genitori.

Sabato, Domenica e Lunedì

di E. De Filippo

interpretazione, adattamento e regia di Mario Antinolfi
in scena al Teatro Fara Fara Nume e Nino Manfredi
ad Ostia Lido, dal 27 Gennaio al 1 Febbraio 2009
 
ANTINOLFI_LOCANDINA DICEMBRE 2008.cdr

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