Trama
Ilaria costringe il marito, Bruno, a fare jogging tutti i mercoledì. Questi di buon grado, accetta, poichè invece di andare a correre, coglie l’occasione per passare un paio d’ore con l’amante, Linda, nell’appartamento del suo migliore amico, Giorgio. Quello che Bruno non sa e che sua moglie, Ilaria, sempre durante quelle due stesse ore, lo tradisce in casa sua proprio con Giorgio. Tutto sembra andare a meraviglia finchè non accade un imprevisto che fa precipitare gli eventi…“Toccata e fuga” è una commedia inglese che ricalca in chiave moderna le caratteristiche del Vaudeville, con tutta una serie di equivoci esilaranti, scambi di coppia e bugie a non finire in una scenografia a duplice scena dove s’intrecciano le vicende dei due appartamenti talvolta anche in contemporanea.
Note di regia
Lo spettatore, in genere, si sente più rappresentato dai personaggi delle Commedie piuttosto che da quelli dei drammi e la ragione è semplice: esse hanno un’ambientazione precisa e una storia con la netta defizione di un inizio e una fine. All’interno di esse si recita la ‘verita’. Non ci son sotterfugi o metafore, non ci son i “non luoghi” e i “non tempi”. Accade tutto lì sul palcoscenico. II compito del regista che sceglie di porre in scena una commedia dalla struttura narrativa solida e ben collaudata, come “Toccata e fuga” di D. Benfield, è essenzialmente quello di valorizzare il racconto, i suoi ritmi e soprattutto di dar corpo alla credibilità dei personaggi. E io no avuto la fortuna di avere un buon casting, adatto a dar ritmo e verità alle varie situazioni tra burlesque imprevisti, atmosfere tenere oppure ciniche e crudeli ma alla fine estremamente esilaranti. Tutto nel segno della pura comicità da Vaudeville. “Toccata e fuga” appartiene a quel teatro comico dove il divertimento e assicurato, persino agli stessi attori.